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Attualità martedì 30 giugno 2020 ore 09:50

Moby e Cin verso la ristrutturazione del debito

nave Moby
Foto di repertorio

Le due società del Gruppo Onorato Armatori hanno avviato un'istanza presso Il Tribunale di Milano per poter trattare con i creditori



MILANO — "I consigli di amministrazione di Moby Spa e Cin Spa hanno deciso oggi di presentarsi una richiesta di prenotazione ai sensi dell'art. 161 sesto comma L.F. (legge fallimentare, ndr) per entrambe le società. Questa scelta ha lo scopo di consentire alle aziende di continuare le trattative con i loro creditori per il raggiungimento di un accordo di ristrutturazione sotto la supervisione e la protezione del tribunale di Milano, proteggere continuità aziendale e garantire il normale funzionamento delle rotte per clienti, dipendenti e alleati industriali". 

Lo rende noto la compagnia Moby in una nota pubblicata sul sito web della Borsa del Lussemburgo.

"Infatti, il Gruppo Moby spera di raggiungere, nei termini stabiliti dalla legge,  con i propri creditori un accordo equo, di comune soddisfazione e in grado di garantire che le aziende possono superare le difficoltà attuali e continuare il rilancio del Gruppo nell'interesse di tutte le parti interessate. Questo percorso si baserà su una situazione del Gruppo che presenta fondamenti economici validi, come dimostrato dai trend ampiamente positivi registrati l'anno scorso. La Società è anche nella posizione migliore per cogliere le opportunità che stanno emergendo con la ripresa del viaggio e ha già messo in atto tutte le azioni necessarie per continuare a crescere". 

"Le opportunità includono il rafforzamento di tutti i collegamenti - e in particolare da e verso la Sardegna - raggiungendo un totale di 166 partenze, la precoce riapertura della stagione in Corsica e i nuovi accordi di partenariato per espandere l'offerta in Sicilia. - si legge ancora nella nota - Le operazioni del Gruppo e il servizio ai viaggiatori non subiranno pertanto alcuna conseguenza dal percorso intrapreso e infatti sarà garantito dalla procedura che ha come scopo principale la salvaguardia della continuità aziendale nell'interesse di creditori, clienti, fornitori e dipendenti".

"Il piano di sviluppo, - prosegue la nota - preparato con l'assistenza dei suoi consulenti PricewaterhouseCoopers Advisory SpA e Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners, ha anche in programma di consolidare un equilibrio economico nel breve tempo e verrà presentato nei prossimi giorni ai creditori, con i quali era stato interrotto un dialogo costruttivo". 

"Alla luce dei recenti sviluppi e dell'imminente deposito ai sensi dell'art. 161 sesto comma l.f.,- si conclude la nota -  l'assemblea degli azionisti di oggi non sarà convocata per approvare i conti finanziari per l'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2019".

La società si riserva inoltre di fornire ulteriori aggiornamenti sulla situazione al momento opportuno.

Vincenzo Onorato, presidente di Moby, ha inoltre pubblicato una dichiarazione sulla sua Pagina Facebook rivolta ai suoi 5.800 lavoratori.

"Mia Gente sul mare e sulla terra ferma, - ha dichiarato l'armatore - a Settembre dello scorso anno abbiamo superato insieme l’attacco della finanza speculativa. Noi siamo 5800 italiani la prima realtà italiana sul mare, l’ultimo baluardo di occupazione per i marittimi del nostro paese. Tutto ciò aggravato dal Coronavirus che ha creato disoccupazione per i marittimi del settore croceristico in maniera drammatica ed anche e non poco, nel settore merci. La finanza è speculazione, gente che fa soldi sulla pelle degli altri, in questo caso vorrebbero, ma mai l’avranno, la nostra. Abbiamo superato la crisi del Coronavirus, siamo vivi e forti!

Forse l’unica Compagnia che produce ancora ricchezza ed occupazione in un quadro dei collegamenti marittimi mondiali devastante. Per prevenire altri attacchi e non compromettere la stagione sono ricorso ad una procedura che obbliga la finanza a dialogare con noi.

Non fatevi fuorviare da informazioni che sono soltanto speculazioni strumentali finalizzate a creare a Noi problemi nel momento in cui il lavoro è ripreso.

Siamo forti ed io con Voi continuo a lottare. La nostra forza non sono le navi, le proprietà su cui questa gente ha messo gli avidi occhi. La nostra forza è il lavoro che noi produciamo Insieme con il nostro comune impegno e comune determinazione.
Siate orgogliosi di questo! Stiamo lavorando e, dopo il Coronavirus abbiamo ripreso a produrre alla grande.

Io sono con Voi e ci sarò per sempre.
Un abbraccio".


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