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Attualità venerdì 16 settembre 2016 ore 14:54

Lo svincolo di Pari resta in sospeso

Per il sindaco Biondi le risposte di Anas sono inaccettabili. Marras (PD): “La nostra posizione resta ferma: sia realizzato il progetto senza stralci"



CIVITELLA PAGANICO — La giunta regionale, sollecitata da un’interrogazione del consigliere Marras, ha chiesto conto ad Anas Firenze della situazione relativa allo svincolo di Pari per la cui realizzazione è emersa l’ipotesi di variazione del progetto originale.

Nella risposta dell’assessore Vincenzo Ceccarelli si legge la conferma di Anas della redazione, ancora in corso, di una perizia di variante che riguarda anche la possibilità di ridurre un ramo del nuovo svincolo di Pari a causa della presenza di terreni che presentano minerali con valori sopra alla norma dei quali va limitato il movimento. Anas, quindi, ha presentato un'istanza di variazione del Piano di Utilizzo Terre con la quale si ipotizza il riutilizzo del materiale nell’ambito dello stesso sito di escavo dopo aver opportunamente confinato lo stesso materiale; se tale ipotesi di variante fosse accettata dal Ministero, Anas potrebbe comunque realizzare lo svincolo come previsto.

“Lo svincolo è un presidio indispensabile per la comunità di Pari – ha commentato Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana – e l’ipotesi della non realizzazione sarebbe un grave danno per la popolazione e per l’economia della zona perché creerebbe nuovi ostacoli alla viabilità. Confermo la mia posizione, condivisa anche dalla giunta regionale, contraria all’ipotesi dello stralcio di parte dello svincolo e chiedo, anzi, che venga realizzato il progetto completo, l’intera Toscana del sud ha bisogno di un’infrastruttura completa, funzionale e sicura, senza ulteriori ritardi nella realizzazione".

Per il sindaco Alessandra Biondi la presenza di terreni particolari non può giustificare lo stralcio del progetto. "C’è anche da parte mia l’auspicio per una variazione del piano utilizzo terre da parte del Ministero, - ha concluso Biondi - ma c’è anche la consapevolezza dei tempi che necessari ad effettuarla". La preoccupazione, infatti, è che i cantieri si rallentino di nuovo.


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