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Cronaca martedì 27 giugno 2017 ore 18:10

Discarica in fiamme, c'è diossina nella nube nera

Continuano le operazioni di spengimento del rogo scoppiato la notte scorsa nella discarica di Cannicci. Divieto di consumo delle verdure



CIVITELLA PAGANICO — La sindaca Alessandra Biondi lo definisce un disastro ambientale e certamente non sarà facile quantificare i danni prodotti dall'incendio di origine dolosa scoppiato ieri sera in uno dei moduli che contengono i rifiuti smaltiti nella discarica di Cannicci. Così come dovranno essere valutati gli effetti della colonna di denso fumo nero che da diciotto ore si leva dal rogo, visibile a chilometri di distanza.

Per domare l'incendio è intervenuto a supporto delle squadre di pompieri a terra anche un elicottero mentre alcune ruspe ammassano terra sulle fiamme per soffocarle.

"Il rogo è stato circoscritto - ha spiegato la sindaca - ma i vigili del fuoco non riescono ad arrivare sul punto del fuoco. Dobbiamo lavorare con mezzi meccanici per soffocare l'incendio. E nei prossimi giorni dovremo valutare gli effetti della nube nera".

Nell'area della discarica interessata dall'incendio erano stoccate tonnellate di rifiuti speciali, in particolare plastiche, provenienti dall'impianto delle Strillaie.

"Si è sprigionata diossina - ha detto la prima cittadina - ma stiamo facendo monitoraggi continui".

La sindaca ha firmato un'ordinanza che dispone di tenere porte e finestre chiuse in tutti gli edifici situati nel raggio di due chilometri e mezzo dal luogo dell'incendio, caldeggiando precauzioni particolari soprattutto per le persone anziane che soffrono di patologie respiratorie e per le donne in gravidanza. L'ordinanza dispone anche di consumare la frutta e la verdura coltivate in prossimità dell'incendio soltanto dopo un accurato lavaggio: sui terreni potrebbero essere ricadute le sostanze prodotte dalla combustione dei rifiuti. Nelle stesse zone è vietato il pascolo degli animali.

Quando l'incendio è scoppiato l'impianto era chiuso, elemento che supporta la tesi di un gesto doloso, avvalorato anche dalla rete di recinzione ritrovata divelta. Non è stato disposto il sequestro della discarica ma è probabile che venga sospeso lo smaltimento dei rifiuti nel modulo distrutto dal rogo.


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